Teste di Putto settecentesco in stucco

Questi tre volti di putto in stucco del sec XVIII sono certamente dei lacerti di una decorazione muraria di un antico palazzo o di una chiesa decorata finemente con i canoni dell’epoca di cui la tecnica a stucco era un vanto.

Questa tecnica consiste nella costruzione di basso/altorilievi con una mescolanza di diversi elementi che garantiscono stabilità, durabilità e leggerezza all’opera; si tratta di mescolare all’acqua (e a volte alla caseina che funge da collante) la sabbia lavata e la calce oppure la calce e la polvere di marmo.

Lo stucco può essere lavorato assumendo diverse forme: dalle meno evidenti alle più scenografiche: la decorazione a stucco può essere un rilievo molto basso oppure può costituire una vera e propria decorazione ad altorilievo.

Del Seicento in poi la decorazione a stucco si diffuse ampiamente, permetteva agli artisti di trasformare gli spazi architettonici interni ed esterni in contesti scenografici che stupivano le persone con effetti mai visti prima.

Il ridotto tempo della lavorazione inoltre, é una delle principali difficoltà di questa tecnica: l’artista deve saper improvvisare espressioni e dettagli mentre il materiale è ancora lavorabile.

La tecnica utilizzata la si può scorgere osservando lateralmente le tre testine, dove si notano i vari strati, dal più grosso di fondo al più sottile e liscio della superficie. Inoltre nei secoli questi manufatti venivano scialbati con strati di calce per rinnovarne l’aspetto. In un successivo restauro questo scialbo è stato eliminato meccanicamente lasciandone leggere tracce più scure, ancora oggi visibili.

Pezzi unici che testimoniano l’arte decorativa antica italiana!

Si vendono anche separatamente.

Prezzo per una testina di Putto.